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CONTESTO2019-02-02T10:22:08+00:00

L’Europa è stata identificata dal Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) tra le aree più vulnerabili al cambiamento climatico. L’Europa meridionale, e in particolare il bacino Mediterraneo, saranno le aree più colpite.

La Lombardia, per le sue caratteristiche geografiche, territoriali e socio-economiche, presenta una grande vulnerabilità agli effetti del cambiamento climatico (CC). La regione, con aree montagnose e valli fluviali largamente urbanizzate, è, e sarà sempre più esposta, a condizione meteorologiche estreme derivanti dal CC. L’Area Metropolitana di Milano è particolarmente esposta al rischio inondazioni, sia per il previsto innalzamento della portata massima dei fiumi Seveso e Olona sia per l’impermeabilità del suolo urbano.

Se da un lato le autorità locali godono di una posizione privilegiata per coinvolgere gli attori del territorio nel fornire risposte a tale vulnerabilità, dall’altro lato i Comuni non hanno le risorse necessarie (fondi, competenze scientifiche,  tecniche e amministrative) per far fronte agli effetti del CC. Per questo motivo, la Città Metropolitana di Milano, composta da 134 Comuni, gioca un ruolo fondamentale nel pianificare una strategia comune a tutto il territorio, che promuova la diffusione di misure di adattamento e coordini l’armonizzazione dei diversi piani urbanistici e strumenti operativi sulle urgenze del CC.

In questo senso, lo sviluppo di strumenti integrati è un elemento chiave nel supportare pianificatori urbani e decisori politici nel priorizzare le attività di adattamento al CC e implementare infrastrutture resilienti, quali tetti vegetalizzati, sistemi di raccolta dell’acqua, marciapiedi permeabili, infiltrazioni, tecniche di detenzione e trattamento naturali.