Anomalie termiche al suolo nel comune di Milano, durante le onde di calore nelle estati dal 2015 al 2018
Aumento delle temperature, minori precipitazioni complessive e contestuale aumento dei fenomeni di maggiore intensità sono i principali effetti riconducibili ai cambiamenti climatici.
Per minimizzare i rischi più gravi legati ai cambiamenti climatici è necessario che il riscaldamento globale rimanga al di sotto dei 2 ºC sopra i livelli del periodo pre-industriale. Gli sforzi per ridurre le emissioni di gas climalteranti devono costituire una priorità. Ad ogni modo, indipendentemente dall’efficacia degli sforzi di mitigazione, gli impatti del cambiamento climatico resteranno elevati per diversi decenni a causa dell’inerzia del sistema climatico.
Perciò, risulta indispensabile la definizione e implementazione di misure in grado di migliorare la capacità di adattamento dei territori agli impatti derivanti dai cambiamenti climatici, migliorandone la resilienza.
L’adattamento delle aree urbane, in particolare, è un processo di cambiamento che richiede flessibilità, aggiornamenti periodici, capacità di incorporare la resilienza al cambiamento climatico nei piani, nelle politiche e nelle misure attuative al fine di migliorare il microclima, incrementare la permeabilità delle aree edificate e migliorare la gestione delle risorse idriche. Tale cambiamento richiede una conoscenza approfondita e puntuale delle vulnerabilità del territorio, sia per quanto riguarda la formazione di isole di calore che il dissesto idrogeologico.
A tale scopo, nell’ambito del progetto Metro Adapt co-finanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea, sono state redatte le “linee guida per l’analisi climatica e la gestione della vulnerabilità a scala metropolitana” al fine di fornire principi e riferimenti utili alla Città Metropolitana di Milano, i suoi Comuni o le altre aree metropolitane, per l’analisi delle anomalie termiche. L’adozione, da parte delle amministrazioni interessate, dei dati, strumenti, metodi e prodotti indicati in queste Linee Guida, è raccomandata in quanto la loro applicazione può fornire benefici conoscitivi importanti in una fase di cambiamenti climatici sempre più impattanti sui territori.
Le Linee Guida hanno quindi l’obiettivo di fornire una sintetica descrizione delle modalità di utilizzo dei dati geografici e dei prodotti e di come sia possibile replicarli sia nel tempo che nello spazio.
Va evidenziata l’importanza dell’uso delle tecnologie di telerilevamento satellitare per ottenere dati aggiornati sul territorio e realizzare i prodotti cartografici richiesti per supportare l’attività di pianificazione a vari livelli.
I dati satellitari possono fornire informazioni a varie scale, dal livello comunale sino ad aree molto ampie, quali quelle di pertinenza dei Piani di Gestione di bacino distrettuale, Piani paesistici e piani regionali nei settori acque e dissesto (Piani di Tutela e PAI, istituiti ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e quella sul Rischio Alluvioni 2007/60/CE) e possono seguire le tempistiche di aggiornamento dei vari livelli di piano.
Oltre alla Città Metropolitana di Milano, queste Linee Guida sono rivolte anche ad altre pubbliche amministrazioni ed enti volti alla gestione territoriale: singoli comuni, Regione Lombardia e ARPA, Autorità di bacino distrettuale, consorzi di bonifica.
Queste Linee Guida, quindi suggeriscono l’utilizzo di tecnologie di Osservazione della Terra da satellite al fine di centrare gli obiettivi di armonizzazione dei Piani urbanistici con altri piani di settore, come il Piano d’Azione per le Energie Sostenibili e il Clima (PAESC) e i piani riguardanti il rischio alluvioni e la qualità delle acque.
Inoltre le tecnologie satellitari, consentendo la visione sinottica delle criticità, favoriscono l’auspicabile integrazione delle pianificazioni a diverso livello, fondamentale per l’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili e per la realizzazione di azioni multi-obiettivo e integrate.
In particolare, a titolo di esempio, la produzione delle Mappe delle isole di calore urbano, potrebbe essere inserita nei PAESC con specifiche indicazioni sull’utilizzo di mappe satellitari di alterazioni termiche nelle principali aree urbane. Tali mappe possono essere periodicamente aggiornate per tener conto dei cambiamenti di uso del suolo.
Scarica le linee guida per l’analisi climatica e la gestione della vulnerabilità a scala metropoltiana.